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Gaja Barbaresco 2019 75cl 14%

€269.90
In magazzino: 2 disponibili
Dettagli del prodotto

Provenienza: Italia

Tipologia: Vino Rosso

Formato: 0,75 lt

Alcol: 14%

Descrizione:

Cantina che non ha bisogno di presentazioni, tale è la sua storia e la sua fama, quella di Angelo Gaja è una griffe che ormai da decenni rappresenta il meglio non solo dei vini piemontesi, ma di tutto il Made in Italy se si parla di vino.

Angelo, insieme al costante supporto della moglie Lucia e dei figli Gaia, Rossana e Giovanni, è riuscito ad affermare l’azienda vinicola Gaja in tutto il mondo, grazie a un impegno e a una visione che hanno letteralmente plasmato non solo i vini Barbaresco e Nebbiolo, ma tutto il mercato enologico degli ultimi decenni. Nella cantina Gaja, situata nel centro storico del paese di Barbaresco, nascono vini che sono diventati di culto per ogni appassionato.

Vini rossi e bianchi che dimostrano una classe sopraffina e una longevità unica. Vini che sanno coniugare tradizione e modernità come probabilmente nessun altro, e che al calice svelano tutta quella che è la loro naturale eleganza.

Con più di 92 ettari vitati di proprietà gestiti nel pieno rispetto della natura e dell’ecosistema, l’azienda ha una produzione media di circa 350mila bottiglie all’anno, non solo rossi dalla forte personalità, ma anche vini bianchi d’eccellenza. Grazie a una gestione familiare e coesa dell’azienda - tutta la famiglia, infatti, è coinvolta nella filiera - i vini Gaja sono diventati un vero mito: basti pensare che il Barbaresco Gaja del 1985 è stato definito da Wine Spectator come il miglior vino mai prodotto in Italia.

I vini Gaja hanno uno stile unico e inconfondibile, e la fama della cantina Gaja, a partire dalla metà degli anni Novanta, si estende dal Piemonte alla Toscana, grazie anche all’ambizioso progetto Ca’ Marcanda: qui nascono vini di taglio bordolese, come il “Promis”, il “Magari” e il “Camarcanda”, caratterizzati da una personalità paragonabile ai più grandi Barbaresco.

Manto rubino antico con venature granato, al naso ricorda le amarene in confettura e la violetta appassita, tabacco e caffè tostato, refoli mentolati di erbe aromatiche e sbuffi di spezie scure. Assaggio elegante, verticale, severo, presenta uno sviluppo tannico magistrale e un equilibrio fresco-sapido da manuale. Interminabile il finale, nel quale ritornano tutte le sensazioni olfattive.

Con polenta al sugo, con un brasato, con il tipico carrello di bollito piemontese, è un vino che si può bere anche da solo, basta a sé stesso.

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