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Vallombrosa Dry Gin 70cl 47%
Provenienza: Italia
L’abbazia costruita nel 1028 da San Giovanni Gualberto, che fondò la Congregazione Benedettina di Vallombrosa, si trova a 1000 metri sul livello del mare e la si raggiunge percorrendo per circa mezz’ora una strada a tornanti, tra alberi secolari e sprazzi di cielo. Il visitatore che sale verso l’abbazia, arrivando dall’autostrada e dal traffico cittadino, si trova immerso in un silenzio rarefatto che rende il paesaggio ancora più affascinante. Vallombrosa custodisce tante bellezze: dal coro ligneo intagliato da Francesco di Poggibonsi al bassorilievo di scuola robbiana. Ma sono le competenze artigianali dei monaci a rendere eccezionale una visita all’abbazia. I religiosi che ancora oggi vivono a Vallombrosa sono cinque e ciascuno si dedica ad un’attività specifica: dall’accoglienza all’apicoltura fino alla produzione di liquori e distillati di erbe per cui i benedettini di Vallombrosa sono famosi da sempre. Tra questi negli anni si è distinto proprio il Gin Dry, prodotto dai monaci utilizzando una varietà selvatica di bacche di ginepro che cresce sulle colline tra San Sepolcro e Pieve Santo Stefano. Sono bacche con una grande concentrazione aromatica che ne consente l’impiego mono-varietale nella produzione del gin, produzione che a Vallombrosa avviene per macerazione. Il Gin Dry che nasce all’ombra dei chiostri dell’abbazia è, dunque, frutto della lavorazione rigorosamente artigianale portata avanti dai monaci e basata su una ricetta segreta; in linea con la tradizione, si è scelto di imbottigliarlo utilizzando la bottiglia originale (bottiglia margherita) in uso fin dagli anni ‘80.
La produzione di questo Gin è estremamente limitata, solo qualche centinaio di bottiglie all'anno viene imbottigliato.
Colore: Trasparente cristallino.
Profumo: Al naso il ginepro domina la scena, con sentori di bosco, corteccia e rovo.
Sapore: Il sorso è avvolgente e ben bilanciato, con sentori balsamici, di mandorle e resina.





